Sahara, deserto dei deserti

Catene sconfinate di dune dai mille colori, sabbie finissime, cangianti con le luci del giorno, rocce fantasmagoriche che formano misteriosi labirinti e bizzarri castelli, il silenzio delle notti stellate, le danze e i ritmi Tuareg, il tè attorno al fuoco, tutto questo è il Sahara, un mondo affascinante e pieno di magia. Il Sahara non è un deserto fatto soltanto di sabbia; per la maggior parte della sua estensione è infatti costituito da montagne, rocce e strati di detriti pietrosi. L'acqua all'inizio ed il vento poi, hanno agito modellando, erodendo e trasformando le rocce che mostrano le forme più strane e variegate. Il Sahara è diventato "secco" solamente poche migliaia di anni fa e la sua giovane età è testimoniata dalla sopravvivenza di alcune piante mediterranee, come gli ulivi nell'Hoggar, i famosi cipressi millenari sul Tassili, i pesci che vivono in alcune guelte. Oggi le piogge sono scarsissime ed il clima è arido, caratterizzato da grandi escursioni termiche, con differenze anche di 30° C tra il giorno e la notte.

Tassili n'Ajjer

Il Sahara è stato teatro di grandi attività vulcaniche verificatesi in epoche arcaiche. I tassili, (altopiani), sono relitti orografici di una vastissima area, originati dall'imbasamento del massiccio vulcanico dell'Hoggar, quando circa cinquanta milioni di anni fa, lo strato granitico della crosta terrestre spaccandosi ha fatto emergere le montagne dell’Hoggar, e, attorno, in modo concentrico, gli altopiani (Tassili n’Ajjer, Tassili tan Ahaggar, Tassili Tin Reroh).
Sull'antico corpo in grés dei tassili si sono sedimentati strati di arenaria che modellati dall’acqua e dal vento hanno dato luogo a picchi e torrioni dalle forme più strane.
Tra i tassili, il più famoso è il Tassili n'Ajjer, l’altopiano dei fiumi, che con la sua altezza di circa 2.000 metri, si estende per più di 700 Km all'estremo sud-est del Sahara algerino.
Emerge dalle sabbie immense che lo circondano: ad est i mari di sabbia libici, a sud l'immenso Teneré, a nord l'erg Issaouane e l'erg Bourharet.
Il Tassili n'Ajjer racchiude un patrimonio di arte preistorica rupestre tra i più affascinanti ed importanti del mondo.
Dal 1982 il Parco del Tassili, per il suo immenso valore naturale e culturale, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO) e, nel 1986, è stato classificato (dal MAB) come prima riserva della biosfera sahariana al mondo. Le pitture e le incisioni impresse sulla roccia testimoniano la straordinaria evoluzione dell’uomo negli ultimi 10.000 anni.

Tadrart Acacus

Il Tadrart Acacus è un massiccio situato al confine tra Algeria e Libia che si sviluppa soprattutto in Libia. Dal punto di vista geomorfologico esso rappresenta la prosecuzione del Tassili n’Ajjer. L'Acacus ha una grande varietà di paesaggi, dune di vari colori, archi, gole, uadi, rocce e montagne.
E' una regione che fu densamente abitata e in cui si sviluppò una delle più grandi civiltà del Sahara, come testimoniato dai numerosi ed importanti reperti d'arte preistorica: una grande galleria d'arte con pitture rupestri ed incisioni che raffigurano elefanti, giraffe, buoi, struzzi, cammelli e uomini intenti nei loro atti rituali o in azioni di caccia.
I paesaggi e l’arte preistorica riflettono i cambiamenti culturali e naturali avvenuti nella zona.

Hoggar

Tutta la parte centrale dell’Hoggar è costituita da un imbasamento di rocce cristalline precambriane su cui sono defluite delle colonne basaltiche di origine eruttiva. Ripidi picchi e nere torri di roccia che due milioni di anni fa erano lava incandescente, dirupi che precipitano verso gole profonde, graniti poderosi che nascondono piccole guelte ricche di vegetazione, pareti basaltiche a canne d’organo come quelle del Tezouyag, costituiscono uno dei paesaggi montuosi più impressionanti e suggestivi del Sahara.
Il grande massiccio dell’Hoggar che copre un territorio esteso quanto la Francia, ha un’altezza media di 2000 metri. L’Atakòr, che ne rappresenta il nucleo centrale, proietta nel cielo stupende guglie di poco meno di 3000 metri. Le cime più alte sono il Tahat, l’Illamane, l’Assekrem, l’In Tarain, l’Aoukanet.
L’Assekrém (2918 mt) ospita l’eremo di Pére de Focauld, costruito nel 1910, presso cui vivono i Piccoli Fratelli di Gesù. Da qui il viaggiatore scoprirà uno dei paesaggi più sensazionali di tutto il Sahara e potrà assistere al tramonto ad un emozionante gioco di luci ed ombre.

Djanet, perla del Tassili

Ai bordi dell'antica falesia dell'altopiano n'Ajjer, patria dei tuareg Kel Ajjer, è una delle più belle oasi di montagna, a circa 1.000 metri di altezza. L'antico villaggio che sovrasta palmeti e orti, testimonia l'importanza di Djanet come oasi carovaniera fin dall'antichità.
La parte più antica è addossata alla montagna, case di fango e di pietra, a cui i recenti restauri hanno restituito l’originalità.
Affascinante è la visita della grande palmeraie e dei suoi giardini.
Al centro dell’oasi ci sono i souk dove si possono acquistare i prodotti locali e gli oggetti di artigianato tuareg.
Un interessante museo illustra i vari periodi dell’evoluzione umana e geologica e le più recenti tradizioni tuareg: si percorrono infatti millenni di storia, attraverso riproduzioni fotografiche, oggettistica, reperti e manufatti neolitici ed elementi etnografici.
Djanet è il punto di partenza dei trekking sul Tassili n'Ajjer e delle numerose altre spedizioni sahariane.

Tamanrasset (Tamenghest in berbero)

Situata ai piedi del massiccio dell’Hoggar, a circa 1300 metri di altezza e a duemila chilometri a sud di Algeri,Tamanrasset è una grande oasi, capitale del sud dell’Algeria.
Nome magico e leggendario per i viaggiatori del deserto, Tamanrasset, per la sua posizione geografica, è da sempre la porta dell'Africa nera, tappa obbligata per chi voglia raggiungere il Niger o il Mali.
Un tempo piccola oasi al centro delle grandi vie sahariane, oggi è una grande oasi-città che conta circa 80.000 abitanti.
Nonostante la notevole espansione avvenuta negli ultimi anni, la moderna periferia affollata di cantieri, impalcature e rumori assordanti, l'oasi non ha perso il suo fascino. Essa conserva un aspetto fiero, immagine dei suoi abitanti, i Tuareg Kel Ahaggar. I suoi viali di tamerici, i mercati sempre affollati, il via vai di fuoristrada, i luoghi di ritrovo, le colorite botteghe degli artigiani, i numerosi turisti ed i commercianti la rendono una cittadina molto animata. Nelle stradine periferiche l'animazione cade e, in una strada quieta, si trova la modesta casa che fu la prima abitazione di Pére Charles de Focauld, dove oggi si riuniscono di tanto in tanto i Piccoli Fratelli.